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mercoledì 18 luglio 2012

NON SOLO MARQUES, E’ GIUSTO TRIBUTARE “L’ESTREMO SALUTO” A UN COMBATTENTE COME VALIANI

valiani frastornato alla partenza del pullman(gmajo) – Un “caduto” alla guerra del calciomercato, al quale va reso l’estremo saluto nel momento del commiato, è senza dubbio Francesco Valiani (la foto a lato è stata scattata da stadiotardini.com sabato scorso prima della partenza del pullman dei suoi ex compagni per Levico), un combattente che non ha risparmiato di imbibire di gocce – direi litri – di sudore la maglia crociata una settantina di volte in tre anni. Lui ha salutato tutti attraverso la penna di Sandro Piovani sulla Gazzetta di Parma, in un articolo (da noi già citato all’interno del nostro post di lunedì 16 luglio dal titolo “Il Parma fa sul serio: ufficializzato anche Acquah. Valiani, addio con lacrimuccia”, disponibile cliccando sul collegamento ipertestuale) che è stato preso d’esempio da un paio di nostri lettori i quali in questi giorni ci hanno (giustamente) sollecitato ad occuparci di lui. Come avevo già risposto ad uno di loro in privato “arei voluto fare una breve chiacchierata di commiato con Valiani, ma purtroppo non mi è stato dato il numero di telefono per contattarlo, mentre l'altro giorno dal vivo è stato lo stesso Francesco a non voler parlare in attesa della autorizzazione del suo nuovo club a rilasciare dichiarazioni. Nel frattempo, però, sono già passati alcuni giorni, sul tema è già uscita la Gazzetta di Parma, per cui sarebbe anacronistico tornar sull'argomento a posteriori”. Ma a grande richiesta rendiamo omaggio alla Freccia di Pistoia (o Scheggia, non mi ricordo mai quale sia l’esatto stranòm per cui vanno bene entrambi) appunto riprendendo l’articolo di Sandrone con le sue parole d’addio…

LETTERA A STADIOTARDINI.COM DEL LETTORE DOTT. MARCO MACCAGNI

 

valiani pullman parte per levico senza di lui stadiotardini comGent.mo Direttore Majo,
sono un lettore assiduo della sua rubrica,che leggo ogni giorno con piacere,perchè trovo che sia sempre sul pezzo.
Mi chiedevo se potesse dedicare un articolo a Valiani,prendendo spunto da quello della Gazzetta di Parma odierna (16-7-12) se le è possibile avere, che io ho potuto leggere solo di sfuggita, riportante le ultime parole del commiato di Valiani.
Ringrazio e cordialmente saluto

Marco Maccagni

 

LETTERA A STADIOTARDINI.COM DEL LETTORE CLAUDIO CANOVI

valiani fuori dal pullmanBuon giorno Majo,
Le scrivo per chiederLe, se possibile, un suo post "di saluto" a Ciccio
Valiani! Magari riproponendo la telefonata/intervista di Piovani sulla
Gazzetta.
Non so dirLe il motivo... forse perché (come da Lei ricordato) ha sempre
dato tutto per il Parma e la maglia crociata, forse per il suo modo di porsi
mai esagerato e fuori dalle righe, forse per la sua faccia da bravo
ragazzo...
non so, ma Valiani mi è sempre stato molto simpatico e la sua cessione,
anche se legittima ed accettabile per entrambe le parti, mi ha lasciato uno
strano senso di vuoto!
Se per Marques c'è stato tutto questo "stracciarsi di vesti" (e non
fraintenda, rispetto i gusti e le idee di tutti anche quando non le
condivido) ritengo altresì doveroso un saluto/ringraziamento da parte del
pubblico del Tardini per una persona che, come dimostrato dalla sua presenza
al Tardini il giorno della partenza della squadra per Levico e (credo..)
con l'intervista rilasciata alla Gazzetta, ha dimostrato di avere messo
Parma nel cuore.
La ringrazio in anticipo per la disponibilità e l'eventuale risposta che
vorrà fornirmi!
Le faccio i complimenti per la Sua professionalità e serietà e per il blog
che leggo sempre con interesse, anche quando non condivido opinioni o punti
di vista.
Cordiali saluti,
Claudio Canovi

 

dalla  Gazzetta di Parma  di lunedì 16 luglio 2012


Storie di ex - Il centrocampista è già in ritiro con il Siena


Malinconico Valiani: «Scelta molto difficile»


Saluti «Ho fatto tutto in fretta, il più veloce possibile perché temevo ci scappasse la lacrima»


di Sandro Piovani

malinconico valiani gdp piovaniChi ha seguito «live», sabato scorso, la partenza del Parma per il ritiro, sa. Sa che c'era Francesco Valiani in borghese, un po' frastornato, che salutava i compagni. Sa che i tifosi lo hanno riempito di pacche sulle spalle e ringraziamenti. Sa che a volte essere professionisti veri può anche far male. «Ho dovuto spegnere il cuore e usare la ragione»: confessa senza reticenze al telefono l'ex centrocampista crociato. Di solito le “interviste dell'ex” si realizzano prima di ritrovarsi in campo. Ma lui, inutile nasconderlo, aveva un legame particolare con Parma. «Mi hanno fatto tanto piacere e anche un po' sorpreso tutti i ringraziamenti, tutti gli “in bocca al lupo” che i tifosi del Parma mi hanno fatto quando sono stato ceduto. Di persona o via internet. Tanti, li ringrazio tutti». Ed i supporters crociati hanno colpito al cuore. «Tutti mi hanno detto che sono sempre uscito con la maglia sudata, dopo aver dato tutto. E' la cosa più bella che mi possono dire. Perché a volte giochi bene, altre no: ma la gente capisce quando hai dato veramente tutto. Mi hanno apprezzato come giocatore ed anche come uomo: per questo credo che il legame sia così forte. E non nascondo che a un certo punto mi ero immaginato di poter chiudere la carriera proprio a Parma. Poi l'offerta del prolungamento di contratto, gli sviluppi professionali... ». Già, lui era così. E Parma, calcisticamente è stata una tappa importante per Valiani. «Sono rimasto due anni e mezzo ma di fatto tre campionati. Ed abbiamo portato a casa due ottavi posti. Un bell'andare, al di là delle mi aspettative». Settanta partite in maglia crociata. «Il ricordo più forte è la vittoria con l'Inter, nel campionato scorso. Un Tardini incredibile, un'emozione indimenticabile. Ma devo dire che i tifosi ci sono sempre stati. Ci hanno appoggiato sempre e criticato quando era ora». Già, la città e i suoi tifosi. E lo stadio. Ma anche la squadra. Su «twitter» è partito il tam-tam dei saluti, del “dopo-Valiani”. «Sabato li ho salutati tutti di corsa, il più in fretta possibile. A un certo punto avevo paura che ci scappasse la lacrima. Anche perché loro dovevano salutare me e io tutta la squadra. Quando hanno saputo che passavo al Siena anche loro sono rimasti un po' spiazzati». Ecco, il Siena. Valiani è in Cadore, in ritiro. «Ho trovato molti giocatori che conoscevo, mi ambienterò alla svelta». Ora non resta che aspettare il calendario e quel Parma-Siena che, comunque vada, avrà un sapore particolare. «Spero arrivi il prima possibile, così potrò rivedere tutti alla svelta. Poi sarà una partita vera, una gran bella partita ne sono sicuro». Già, tanto sudore e tanto calcio: proprio come piace ai parmigiani. E a Valiani.

(di Sandro Piovani, dalla  Gazzetta di Parma  di lunedì 16.07.2012)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vero mi associo ci mancherà questo "operaio specializzato" cordiale sorridente infaticabile e prezioso, nonostantela tecnica non fosse raffinata!!
Mi ricorda la canzone di Ligabue: UNA VITA DA MEDIANO
Angioldo

Anonimo ha detto...

Caro Gabriele, come forse ricorderai non ho mai stravisto per Valiani che reputavo (e reputo tuttora) un calciatore piuttosto modesto. Non cambierò pertanto la mia opinione ora che ha lasciato il Parma. In Italia c'è il brutto vizio di rimpiangere o incensare chiunque se ne vada... non a caso non c'è niente di più falso degli epitaffi!! Detto questo, non posso non condividere quanto ha scritto il tuo lettore Claudio, poiché credo che Valiani si sia sempre comportato da professionista esemplare. Insomma era (ed è) un bravo ragazzo ed una persona seria a cui auguro ogni fortuna per la sua nuova avventura al Siena. Dal punto di vista sportivo, confermo però il mio giudizio... non lo rimpiangeremo troppo... Davide.

Gabriele Majo ha detto...

Ciao Davide,

anche a me piacciono poco i "sepolcri imbiancati", però, pur non stravedendo per le doti tecniche di Valiani (e neppure per Morrone) ritengo che il loro apporto nel contesto di una squadra di calcio non sia solo importante, ma direi perfino determinante. Insomma, in una processione non serve solo chi canta, ma anche chi porta la Croce (a questo proposito vi suggerisco di dare un'occhiata a un mio filmato, caricato sulla mia pagina personale di youreporter.it, girato a Monterosso, dove si vede il mazzo che si fa il personaggio che brandisce - manco dovesse salire lui sul calvario - la croce e la porta in giro per i tortuosi e ristretti vicoli della risorta celebre località delle 5 terre, anche laddove c'era come ostacolo improvviso il cavo d'antenna, dal momento che eravamo in piena epoca Euro2012 disponibile al link http://www.youreporter.it/video_MONTEROSSO_LA_FESTA_PATRONALE_CON_PROCESSIONE_video). Il grande Sacchi amava ricordare l'anonimo Colombo, anziché i piedi buoni del suo Milan. E condivido il pensiero di Angioldo, in quanto anch'io ho subito pensato a quella colonna sonora e al grande Oriali...
Quando andavano in campo insieme Morrone e Valiani ce n'era uno di troppo ( e stranamente qualche volta li aveva schierati anche Donadoni, uno che preferisce i piedi fini), ma si faceva fatica a far senza entrambi (specie se mancava anche Mariga). Insomma io a un centrocampo solo piedi buoni e poca sostanza credo fino lì, come non mi sono mai entusiasmato per la mossa Valdes, da molti stra-celebrata e sicuramente funzionale. Ma di cui si aspetta ora la controprova. Cordialmente Gmajo

Anonimo ha detto...

Fossi in Oriali avrei già querelato sia te che Angioldo. Il paragone con Valiani è decisamente troppo forzato se si considera che il mediano dell'Inter è stato campione del mondo ed ottimo protagonista nei mondiali dell'82. Valiani è un buon gregario, uno da mettere nell'ultimo quarto d'ora quando c'è da difendere un risultato in bilico... grande dinamismo, grande corsa, ma Signori miei...il calcio è tutta un'altra cosa! Sarà che a me piacciono quelli con i piedi buoni! E per restare alla tua metafora...c'è modo e modo di portare la croce! se chi ha la sfortuna di portarla lo fa con un pò di classe è senz'altro meglio!! Cmq non intendo tediarti oltre parlando di un calciatore che non fa più parte della rosa del Parma. Auguro a Valiani di salvarsi con il Siena (peraltro città bellissima) ma penso che, con gli innesti di Parolo ed Acquah, quest'anno potremo tranquillamente fare a meno di lui... Davide

Marco ha detto...

Ringrazio ancora il Direttore Majo per lo spazio concesso al partente Valiani,motorino instancabile,mille polmoni e tanto cuore,che non si vuole paragonare a questo o quello,ma certo dare merito a lui dell'impegno profuso con la maglia del Parma,che per me ma non solo,ha indossato con onore,seppure con tutti i limiti tecnici del caso.Poi si è apprezzato il Valiani da punto di vista umano,persona simpaticissima e che all'interno del gruppo aveva il suo peso.Poi tecnicamente si possono fare tutti i discorsi possibili e certamente i nuovi acquisti a centrocampo rafforzano nettamente il reparto. Ricorderò comunque il Valia sempre con piacere.

Formichella Atomica ha detto...

Io Valiani lo avrei tenuto. Ci sarà un motivo se a Rimini lo ricordano con affetto, a Bologna pure e a Parma anche. Come cantava Paolo Rossi ("Lo squadrone") è uno di quelli che corre sino alla morte e fa anche alcuni metri da deceduto. Grande Valiani

Anonimo ha detto...

La ringrazio Sig.Majo per aver dedicato questo articolo-saluto a Valiani.
Personalmente mi piaceva molto, molta grinta in campo, tanta corsa e sacrificio per la squadra.
Per come la vedo io, il calcio non è solo composto da campioni che con un colpo decidono la gara ( sarebbe troppo semplice osannarli) ma anche da ragazzi come Francesco che per la maglia con cui giocano danno tutto.
Si sentirà la sua mancanza nello spogliatoio.
Da un tuo tifoso , Grazie per aver fatto parte del nostro Parma, auguri per il futuro.
Saluti Stefano