(gmajo) - Magari Nonno Pavarini ci avrebbe tenuto a festeggiare i suoi 39 anni difendendo la porta crociata al Tardini: ma, come aveva ampiamente fatto capire anche alla vigilia di Parma-Catania 1-2 l'allenatore Roberto Donadoni gli ha preferito il titolare Antonio Mirante, guarito a tempo di record dopo l'intervento al menisco. Fatto sta che il guardiano campano, già al quinto minuto, è stato beffato su una velenosa punizione di Lodi. Se a gran parte degli addetti ai lavori sembrava che, al di là della bravura del cecchino, ci fosse una complicità del rientrante, non così sia per Pietro Leonardi (come avrete potuto senz'altro ascoltare nella conferenza pubblicata poco fa) sia per Roberto Donadoni, i quali hanno sostenuto che sia stato tradito dalla barriera apertasi. Un altro argomento interessante toccato durante la prima parte della conferenza stampa dell'allenatore (clicca qui per ascoltare l'audio) sono stati i fischi del Tardini ai "guerrieri nell'anima" (la definizione è tratta da Parma Magazine, che profetizzava: "Chi lottando dà sempre tutto dal campo non esce sconfitto": all'interno la trascrizione della sua risposta.