Giusto confermare gran parte della presente rosa, dopo il gran finale che l’ha vista indubbia protagonista, o la valutazione deve essere complessiva, considerando gli stenti iniziali? Il precedente di cinque anni fa con Ranieri… 

IL VIDEO AMATORIALE DELLA PRIMA PARTE DELLA CONFERENZA STAMPA DEL TECNICO

(gmajo) – Essendo poco abituato a farmi una padellata di c. miei come mi suggerirebbe Deborah (ma non solo), approfittando del mio turno in conferenza stampa, ho chiesto anche al tecnico Roberto Donadoni un parere sul dibattito in corso sul valore dei punti collezionati a fine stagione, aperto dalle affermazioni di Andrea Schianchi della Gazzetta dello Sport, durante l’ultima puntata di Calcio & Calcio, cui ha fatto seguito il distinguo di ieri di Pietro Leonardi, durante l’Incontro di Primavera degli Ex Gialloblù.  Del resto il chiodo va battuto fin che è caldo. E oggi la temperatura (atmosferica) è alle stelle, prima del precipitoso abbassamento che i meteorologi prevedono per domani (il medico consiglia di andare all’Ennio coperti, perché gli sbalzi fanno male)… Troverete all’interno la trascrizione della risposta del mister, cui poco prima avevo pure chiesto un giudizio sull’effettivo valore della rosa crociata da lui così ben ruotata (a proposito: a questo punto sarebbe bello se domani, nel derby, ci fosse gloria anche per il terzo portiere Gallinetta), perché il rischio in prospettiva (basti pensare a cosa successe dopo il clamoroso salvataggio di Ranieri di cinque anni fa, con gran parte degli effettivi confermati, ma poi declassati sul campo) potrebbe essere quello di un giudizio eccessivamente positivo per chi all’inizio non era considerato all’altezza…

ALL’INTERNO LA TRASCRIZIONE DELLE RISPOSTE DI DONADONI A STADIOTARDINI.COM

Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Ieri sera alla Festa degli Ex Gialloblù il direttore Leonardi, valutando il suo lavoro, ha detto che, parlando con i propri collaboratori, ha rimarcato come lei abbia saputo valorizzare l’intera rosa a sua disposizione. La mia domanda è questa: l’anno prossimo si riparte con gli stessi giocatori, oppure c’è il rischio che questo ottimo finale di campionato li faccia considerare oltre il valore effettivo e reale che possono avere, così come, magari, all’inizio della stagione sbagliava chi aveva già bocciato questo parco giocatori non ritenendolo all’altezza o di alto livello?

“Io credo che questi giocatori abbiano dimostrato quello che è il valore loro. E anzi sono convinto che possano fare ancora meglio di quanto hanno fatto. Non credo ci siano state delle valutazioni tanto diverse, ma di essere molto realisti, molto concreti. Quello che poi sarà l’inizio del prossimo campionato sarà frutto di quanto accadrà in questo arco di tempo. Però direi che, grosso modo, sia impensabile che la squadra possa cambiare più di tanto. Io sono contento e soddisfatto. L’obiettivo di tutti quanti noi, come ha più volte detto Leonardi, è quello di costruire e di avere una squadra che faccia soffrire il meno possibile: e deve essere l’unione di qualità delle persone – quindi atleti e capacità tecniche – insieme alle qualità del lavoro che sono fondamentali, da portare avanti a 360°, ognuno nel proprio ambito. Quindi adesso vedremo cosa sarà fattibile e cosa potremo fare, però direi che questi ragazzi hanno già mostrato delle cose egregie: se si accontenteranno di questo, sarà una brutta base di partenza, perché devono sempre avere lo stimolo e l’ambizione di migliorare, e questa è proprio la cosa che oggi ci ha consentito di fare quello che abbiamo fatto”.

Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Secondo lei, i punti fatti a fine stagione valgono tanto come quelli fatti all’inizio e a metà?

“E’ tutto da accorpare: i punti sono punti… Se avessimo fatto prima 40 punti e a dieci giornate dalla fine, o nelle ultime giornate avessimo raccolto 7 o 8 sconfitte saremmo qui a fare dei ragionamenti di tenore opposto. Io quindi credo che i punti abbiano sempre la stessa valenza, ma al di là dei punti la valenza deve essere condotta, ancora una volta – questo ci tengo a sottolinearlo – a quello che si dimostra sul terreno di gioco. Poi, alle volte, si perdono delle partite senza meritarlo, così come può succedere l’opposto: però quello che tu dimostri in campo, a livello di prestazione, deve essere il principale metro di valutazione. E’ chiaro, poi, che bisogna anche fare dei punti, questo è pacifico: però è difficile che i punti possano arrivare, o avere continuità, se non ci sono prestazioni alla base”.

(Roberto Donadoni, estratto dalla conferenza stampa del 12.05.2012 al Centro Sportivo di Collecchio – Video registrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)